Un’iniziativa molto interessante

Fino al 31 luglio 2011 si può visitare a Castelfiorentino al Be.Go. – Museo di Benozzo Gozzoli una mostra su Benozzo Gozzoli (Firenze, 1421 – Pistoia, 1497) e Cosimo Rosselli (Firenze, 1439 – 1507), con dipinti

Benozzo Gozzoli, Cortei dei Magi - Firenze, Palazzo Medici Riccardi*

Cosimo Rosselli, Ultima Cena- Città del Vaticano, Cappella Sistina*

che provengono da diverse istituzioni di diverse città: dai Musei Vaticani di Roma, da Assisi, da Città di Castello, da San Gimignano … La mostra fa parte di una serie di mostre che da alcuni anni hanno luogo in località dei dintorni di Firenze e della Valdelsa, pensate per meglio far conoscere questi luoghi e i tanti artisti legati a loro. Le mostre sono inoltre occasione per mostrare al pubblico opere che vengono altrimenti conservate nei magazzini degli Uffizi per mancanza di spazio, ma che sono di grande interesse.

Questa iniziativa, ideata dal direttore degli Uffizi, è chiamata La città degli Uffizi e „allarga“ idealmente la città di Firenze, nella quale hanno sede gli Uffizi, a questo territorio, grande non solo come dimensioni, ma come importanza per la storia dell’arte italiana.

Chi visita la mostra al Museo di Benozzo Gozzoli può visitare gratuitamente anche la cappella che ospita il Corteo dei Magi a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
*Immagini di pubblico dominio da Wikipedia (Gozzoli e Rosselli)
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Buona Pasqua!

Bald ist  Ostern: Frohe Ostern! – Buona Pasqua!
Und Ostermontag? Ostermontag hat einen offiziellen Namen, und einen weniger offiziellen, aber sehr gebräuchlichen. Es ist il lunedì dell’Angelo (der Montag des Engels) bzw. Pasquetta, also … Österchen! In Italien einer der beliebtesten Ausflugstage. Das Verkehrschaos ist vorhersehbar!

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capitali d’Italia

Frage 1
Oggi la capitale d'Italia è Roma. Nel 1861, l'anno in cui fu  proclamato (wurde ausgerufen) il Regno d'Italia, la capitale era Torino. Quale fu la seconda capitale d'Italia?
A
Napoli
Hinweis:
Napoli è la terza città d'Italia per numero di abitanti. Il centro storico di Napoli è protetto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Dal XIII secolo per circa seicento anni capitale del Regno di Napoli, non è mai stata capitale d'Italia. Fin dai tempi della Magna Grecia è uno dei grandi centri culturali d'Europa, anche se dall'Unità d'Italia ha subito un certo declino economico.
B
Bologna
Hinweis:
Bologna è famosa nel mondo per diversi piatti della sua cucina, come le lasagne, i tortellini, il sugo alla bolognese. Importantissima e antichissima sede universitaria (una delle più antiche d'Europa), ha clima continentale, un centro storico grande e ben conservato. Ma non è mai stata capitale d'Italia.
C
Milano
Hinweis:
Milano è la seconda città d'Italia per numero di abitanti. Il suo Teatro alla Scala è famoso nel mondo, ma è anche ricchissima di teatri (più di 40), cinema, musei, monumenti... È stata molto importante per l'industrializzazione d'Italia. Vi risiedono importanti giornali e case editrici. Ha un ruolo di primo piano nella moda. Ma non è mai stata capitale d'Italia.
D
Firenze
Hinweis:
Di Firenze tutti sappiamo l'importanza culturale nel mondo. Ma certo non tutti sanno che dal 1865 al 1871 fu capitale d'Italia.
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Il profumo della menta

Sulla terrazza dello studio di mio padre, in piena Milano, in mezzo alle rose c’era un vaso 1  di menta. Serviva per la salsa agrodolce, per profumare la frittata, per le zucchine fredde estive. Profumo di sud.

Sulla terrazza dietro la cucina di casa mia fin dalla prima estate ho voluto un vaso di menta. Ora, a primavera, spuntano foglioline verdi scure scure che con le giornate che si fanno 2 più calde cominciano a mandare profumo.

Un giovane amico, poeta che vive a Milano, mi ha regalato un suo libro di poesie. Tra le altre ne ho trovata una che sembra una cosa piccola, quasi da niente. Ma leggetela, e rileggetela ancora. Perchè in realtà ci sono dentro molte cose in questa piccola poesia, molto al di là del profumo della menta:

***
sul davanzale 3 ho da sempre un vaso di menta
lì, nell’angolo dove tira più vento  4

mette a maggio delle fogliette 5 fragili
che a spezzarle non odorano nemmeno tanto

da anni mi prometto 6 di dargli il balcone
dove batte per ore un sole generoso

invece poi lo dimentico lì, nell’ombra
con la speranza che le cose migliorino 7 da sé.

Aus: Marco Balzano, Particolari in controsenso, editrice LietoColle, terza edizione 2008, Faloppio (Co), pag. 23
  1. un vaso – hier: ein Blumentopf
  2. farsi = diventare = werden
  3. il davanzale – das Fensterbrett
  4. dove tira più vento – wo es am meisten zieht
  5. mettere foglie – treiben
  6. mi prometto – ich nehme mir vor
  7. migliorino – Konjunktiv Präsens von migliorare – besser werden. Der Konjunktiv ist wegen con la speranza che nötig (nach Ausdrücken von Denken, Meinen, Fühlen ….)
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Pesci d’aprile

Oggi, il primo di aprile 1, bisogna stare attenti 2 : in questo giorno in molti Paesi del mondo c’è la tradizione di fare degli scherzi. In Italia  questi scherzi sono i pesci d’aprile. Si usa attaccare sulla schiena 3 di persone poco attente dei pesci di carta. Specialmente a scuola i ragazzini si divertono con i compagni e con i professori 4 più distratti 5.
Si fanno anche altri scherzi, ma sempre abbastanza innocui 6. Mi ricordo che una volta, quando ero ragazzina e mia sorella grande era al liceo, abbiamo fatto uno scherzo a una sua amica e compagna di scuola: In un negozio di dolciumi abbiamo comperato un piccolo pesce di cioccolata, come si trovano appunto per il primo di aprile. Poi lo abbiamo messo in una scatolina piccola e la abbiamo incartata con carta da regalo. La abbiamo messa in una scatola più grande, incartata in carta da giornale e così via 7. Fino a fare un grande pacco, che abbiamo consegnato a casa sua. Lei all’inizio era un po‘ arrabbiata per tutti questi pacchi con dentro altri pacchi. Poi, quando finalmente ha trovato il pesciolino, si è ricordata che era il primo di aprile e si è fatta una grande risata, perchè ha capito che non era stata attenta e aveva ricevuto … un pesce d’aprile!

  1. il primo di aprile, ma il due, il tre, il venti …. di aprile, agosto, dicembre ecc.
  2. stare attenti – aufpassen; man konjugiert es ganz normal: z.B.: stai attento! – pass auf!
  3. la schiena – der Rücken
  4. ab der Mittelschule (sechste Klasse) werden die Lehrer in Italien nicht maestro wie in der Grundschule, sondern professore wie dann auch an der Universität genannt
  5. distratto – zerstreut
  6. innocuo – harmlos
  7. e così via – und so weiter
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