Prendere in castagna

In un altro articolo ho parlato dell’autunno e del castagnaccio.  Anche se la stagione delle castagne è l’autunno, troviamo però le castagne tutto l’anno in un modo di dire: „Prendere qualcuno in castagna“, che vuol dire, vedere qualcuno proprio nel momento in cui fa una cosa sbagliata o non permessa. Non è veramente chiaro come sia nato storicamente questo modo di dire. Certo marrone, che si usa per le castagne di qualità migliore, significa anche errore… e qui può forse essere nata la confusione!

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Castagnaccio

Castagnaccio - Immagine di Lemone*

*GNU Free Documentation License

In Italia in autunno si trova nei negozi e nei supermercati la farina dolce, cioè la farina di castagne. È la stagione di un dolce familiare molto semplice e molto buono, il castagnaccio.  Se trovate anche voi la farina di castagne, potete provare a prepararlo anche voi. Non è per niente difficile.

Per prima cosa, mettete a bagno in acqua tiepida un pugno di uvette*, poi mescolate 400 grammi di farina di castagne con ca. 600 ml** d’acqua. Aggiungete a questa pastella abbastanza liquida due  o tre cucchiaiate*** d’olio extra vergine d’oliva. Ungete una teglia di olio e versatevi**** la pastella di acqua e farina, poi aggiungeteci l’uvetta asciugata e un pugnetto di pinoli. Infornate in forno caldo a Weiterlesen

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dimora

La casa, l’abitazione si chiama anche  „dimora“. Mi piace il fatto che piantare una pianta in piena terra al suo posto in giardino, in un parco, lungo un viale ….  si dica* „mettere a dimora“ un albero. Anche l’albero  ha così una sua „casa“.

*dica – Konjunktiv I, Singular, von dire. Hier hängt es von mi piace (es gefällt mir) ab.

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Fare le cose alla carlona

Eine ungenau ausgeführte, eher grobe Arbeit ist un lavoro fatto alla carlona. Eine Person, die sich eher nachlässig anzieht ist vestito alla carlona. Schreibt jemand schlampig, so ha scritto proprio alla carlona.

Aber woher kommt diese Redewendung alla carlona? Sie scheint einen Bezug zu Karl dem Großen, Carlo Magno, zu haben. Die Darstellung von Carlo Magno in mittelalterlichen Epen als eher einfacher, gutmütiger Mensch soll zu dieser Redewendung in dieser Bedeutung geführt haben.

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le risposte a „grazie“

Auf grazie antwortet man mit prego oder mit Ausdrücken mit verschiedener Bedeutung, wie z.B.:

di niente – wörtlich „für nichts“, also „keine Ursache“

non c’è di che – gemeint ist: non c’è niente di che ringraziare – es gibt nichts zu danken, also „nichts zu danken“

dovere – Pflicht; d.h. ich habe nur das Mindeste getan, nur meine Pflicht, also gibt es nichts zu danken. Im Grunde wieder „keine Ursache“

si immagini – wörtlich:  „stellen Sie sich vor“  oder  „man stelle sich vor“  (Imperativ oder unpersönlich Form  von immaginarsi – sich etwas vorstellen). Gemeint ist etwa: das ist nicht der Rede wert.

Grazie per l’attenzione  ! Danke für die Aufmerksamkeit!

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